Per la prima volta, dall’inizio del concorso, i concorrenti hanno dovuto destreggiarsi con solo quattro suggerimenti, anzicchè i soliti cinque (uno per ciascuna domanda). L’esito della prova è stato molto incoraggiante. I concorrenti hanno dimostrato di poter fronteggiare abilmente questa difficoltà.

La decima prova ci saluta con una novità in cima alla classifica. Il monopolio del Golf Club Parco dè Medici, che, sin dall’inizio, aveva occupato permanentemente il podio, è stato infranto. Paolo Ferrucci manca l’appuntamento con il gioco e retrocede al quarto posto.

Dietro l’inarrestabile Francesca Alvi e Marco Frontoni, per entrambi l’ennesimo strike, si insedia Carlo Sblendorio (Barialto Golf Club). Quest’ultimo merita una menzione speciale poichè, al pari della leader della classifica generale, naviga a punteggio pieno. La distanza dalla vetta è dovuta al suo inserimento in classifica a partire dalla seconda prova. Questo ritardo potrebbe essergli fatale.

Parallelamente al nostro concorso, si sono sviluppate delle sfide nella sfida. Doveroso, da parte nostra, rendere omaggio agli amici che hanno saputo cogliere il senso goliardico di questa iniziativa. Onore, quindi, a Franco Cerana (Idea Verde Golf Club) e Daniele Nicosiano (La Pinetina Golf Club) che sono al comando della classifica speciale della sezione golf del Circolo Unicredit Milano. Alessandro Bagattini (Parco del Golf Musella) e Giovanni Pomari (Golf Club Villa Giusti), guidano la classifica speciale della sezione golf Circolo Unicredit Verona. Anche tra i giocatori del Mare di Roma Golf Club è partita la sfida interna, non sappiamo se gli amici del circolo si sono dati un loro regolamento, in base alla nostra classifica dovrebbe essere in testa Raffaele Pomarico. Buon gioco e buona fortuna a tutti.

La domanda killer della settimana chiedeva ai concorrenti di pronunciarsi circa la regolarità della condotta di un giocatore che, dovendo determinare l’area per un droppaggio e volendo velocizzare il gioco, prendeva a prestito il driver di un compagno di gioco. Il quesito precisava, inoltre, che il driver in questione era casualmente identico a quello del giocatore in azione. Affidiamo a Carlo Santini, arbitro federale e responsabile del sito www.quizgolf.it, l’onere di indirizzarci sulla giusta via: “Le regole proibiscono ai giocatori, durante lo svolgimento di una gara, di scambiarsi i bastoni per eseguire dei colpi. Nel caso di specie, però, lo scambio sarebbe avvenuto al solo fine di determinare l’area utile all’esecuzione di un droppaggio. Quindi non vi sarebbe stato utilizzo del bastone per eseguire un colpo. Inoltre il quesito precisava che il driver oggetto di scambio era “casualmente identico” a quello dell’improvvisato utilizzatore. Il chè significa che il giocatore, nell’utilizzare il driver preso in prestito, non avrebbe tratto alcun vantaggio. Diversamente, ove i due driver fossero stati diversi (ad esempio prendendo a prestito un driver di maggiore lunghezza), si sarebbe pervenuti alla delimitazione di un’area più estesa ed il giocatore avrebbe potuto trarne un indebito vantaggio. In definitiva, il principio che la regola vuole tutelare è che il droppaggio avvenga all’interno dell’area giusta. Date le circostanze descritte nel quesito, il principio sarebbe stato certamente rispettato, sicchè non si sarebbe potuto assegnare alcuna penalità“.

Di seguito pubblichiamo le soluzioni dell’ultima prova:

Si disputa una gara in cui il punteggio di ogni giocatore è limitato a due volte il PAR.
Risposta corretta: Si tratta della gara ‘Risultato massimo’, che è una forma di stroke-play

Eddy cerca la palla coperta dalla sabbia nel bunker usando la testa del bastone e nel fare ciò la muove inavvertitamente.
Risposta corretta: Non c’è penalità, il lie deve essere ricreato e la palla ripiazzata

Milvia deve misurare la lunghezza di un bastone, prima di droppare per una determinata regola. Per velocizzare la procedura prende in prestito da un compagno di gioco il driver, che casualmente è identico al suo. Misura, droppa e gioca.
Risposta corretta: Non c’è penalità

Marcello marca sul green la sua palla posizionando il marchino di lato alla palla.
Risposta corretta: la procedura è corretta, Marcello può marcare la palla anche di lato

In una gara match play, Elena ritiene che la sua palla sia tagliata o incrinata, ma Marina sua avversaria, non è d’accordo. Elena sostituisce ugualmente la palla e Marina sporge reclamo. Il Comitato successivamente analizza la palla e la ritiene non tagliata nè incrinata accettando il reclamo di Marina.
Risposta corretta: Elena riceve la penalità generale e perde la buca